Sappiate
che anche io faccio parte della nutrita schiera di donne con i
capelli bianchi, anche se sono molto giovane. I miei capelli bianchi
hanno cominciato a spuntare quando avevo solo 15 anni, tutti radunati
in un unico ciuffo sulla fronte, a contrasto con la chioma bruna,
quasi nera. In pratica al naturale sembro Rogue degli X-Men e in modo
assolutamente involontario. Questo potrebbe tornare utile per la
partecipazione a un cosplay, ma nella vita di tutti i giorni le cose
stanno diversamente.
La
ciocca bianca inizialmente non mi ha procurato nessun imbarazzo,
anzi, l'ho portata e mostrata con orgoglio, tante sono le donne della
mia famiglia che hanno smesso di tingere i capelli, mantenendo un
innegabile fascino.
La
mia visione idilliaca del ciuffo bianco è durata fino a quando non
hanno cominciato a darmi del lei al supermercato. All'epoca dei fatti
avevo 24 anni. Nella foto possiamo vedere me e il mio ciuffo bianco
in bella vista nel giorno della mia laurea in scienze delle
merendine, a 22 anni.
Ora
ho 26 anni e il ciuffo è parecchio più nutrito e visibile. Ma anche
io ho attraversato la fase “se non mi tingo sembro una vecchia e le
persone mi danno del lei”.
Ma
non posso certo schiaffarmi una tinta qualunque in testa, in primis
perchè ho la pelle troppo sensibile, e poi perchè la tinta rovina i
capelli. Come ovviare a questo problema? Molto semplice: passare al
lato oscuro della forza e tingere i capelli con l'henné.
Per
chi non lo sapesse l'henné è una polvere ricavata da una pianta, la
Lawsonia Inermis, che ha un potere colorante efficace sulla pelle e
sui capelli. Il Biodizionario approva in toto questa sostanza, che
oltre a colorare funge da maschera di bellezza, in quanto crea un
film intorno al capello che lo protegge dagli agenti esterni
rendendolo lucido. Inoltre grazie alle sue molteplici proprietà
aiuta a combattere la seborrea e la forfora grassa, e dunque a
riequilibrare la cute del cuoio capelluto.
A
seconda della miscela di piante è possibile avere delle gradazioni
di colore che vanno dal rame al nero, passando per l'arancio, il
rosso, il mogano e il castano. Insomma, una bella scelta.
Ci
sono dei pro e dei contro all'uso dell'henné.
CONTRO:
- Bisogna avere molto tempo libero per tingersi: il colore ottenuto sarà tanto più intenso quanto maggiore sarà il tempo di permanenza dell'impasto di henné sui capelli. Questo tempo varia da un minimo di un'ora fino anche a tutta la notte, a seconda dell'intensità di colore che si vuole ottenere.
- Sporca rapidamente pelle, vestiti e asciugamani, il colore resterà sulle mani e sulle unghie per un paio di giorni. Se non avete prestato attenzione anche nelle orecchie e in fronte :D
- Spesso si trovano in commercio henné con additivi dannosi come il picramato di sodio, un colorante sintetico che a certe concentrazioni sembrerebbe addirittura tossico. Bisogna prestare attenzione.
- Non è del tutto coprente, soprattutto sui capelli bianchi. Questo a seconda dell'effetto che si vuole ottenere può essere anche un vantaggio, perchè si ottengono sfumature interessanti.
- Come per tutte le tinte, la ricrescita è una schiavitù completa.
PRO:
- Si tratta di una sostanza naturale e già per questo ci sta simpatico.
- Crea una barriera protettiva intorno al capello e lo nutre facendolo apparire subito in ottima salute, e in questo senso da dipendenza
- Rappresenta un'ottima occasione per fare una maschera di bellezza ai capelli
- Il prezzo è veramente contenuto: in erboristeria circa 3,50€ per 100gr di prodotto che sono sufficienti per fare una tinta a una chioma lunga.
Ciò
che mi entusiasma maggiormente della colorazione con l'henné è il
fatto che il colore finale non si discosta mai troppo dai miei toni,
quindi non c'è un trauma post tinta. La mia colorazione preferita è
il mogano, che ha il simpatico effetto di tingere il mio ciuffo
bianco di un bel rosso semaforo piuttosto strong, che mi conferisce
l'aspetto di una piccola punk scappata di casa. Anche il resto della
chioma ha delle bellissime sfumature rosse.
L'hennè
classico invece mi colora il ciuffo di un bell'arancione
catarifrangente stile operaio dell'Anas. Il resto della chioma ha dei
riflessi rossicci non troppo marcati.
È
molto difficile rendere l'idea senza fotografie, ma dovete sapere che
ho deciso di riappacificarmi con il mio ciuffo bianco e ho perciò
smesso di fare l'henné. Ciò che però non vi ho detto finora è che
tutti questi benefici potete ottenerli anche senza colorazione
utilizzando il cosiddetto henné neutro.
In
realtà l'henné neutro non proviene dalla Lawsonia Inermis, bensì
dalla Cassia Obovata. Questo impacco non donerà nessuna colorazione
ai vostri capelli, ma vi aiuterà a ristrutturarli e a creare un film
protettivo che renderà i vostri capelli luminosi.
Sia
che stiate pensando di usare l'henné colorante, sia che stiate
pensando di usare quello neutro, sappiate che potete calibrare la
maschera in base al vostro tipo di capello.
Se
avete i capelli grassi potrete preparare la maschera aggiungendo il
succo di mezzo limone (a me è sembrato che rendesse il colore più
intenso), aceto di mele e yogurt bianco.
Se
invece avete necessità di nutrire maggiormente dei capelli
inariditi potrete miscelare diversi olii: d'oliva, di mandorle
dolci, di germe di grano, un pizzico di bicarbonato di sodio e un
cucchiaio di miele.
Nulla
vi vieta di mettere insieme tutti gli ingredienti, per avere una
supermaschera, considerando anche che l'henné tendenzialmente secca
un minimo i capelli.
Io
ho i capelli all'altezza delle spalle e mi bastano 50 gr di polvere.
Prima aggiungo tutti gli olii e il limone, e poi aggiungo acqua
quanto basta per ottenere una fanghiglia densa che non coli sulla
fronte ma che non sia nemmeno troppo asciutta.
Poi
mi armo di guanti e vestiti vecchi e comincio a spalmarmi sta
schifezza a partire dalla nuca fino ad arrivare alla fronte, prima
sulle radici e poi sulle punte. Mi faccio una bella crocchia con i
capelli completamente intrisi di melma, e poi con una busta di
plastica copro tutta la testa con estrema precisione solo dove ci
sono i capelli, fermando le parti libere della plastica con pinze o
nastro adesivo, e così resto per almeno 3 ore.
Il
trucco:
per evitare di macchiare fronte e orecchie con la tinta, prima
dell'applicazione metto un abbondante strato di crema per il corpo
all'attaccatura dei capelli e dove temo di macchiarmi. Una volta
messa la plastica intorno ai capelli rimuovo tutto con un tovagliolo
asciutto. Usare un tovagliolo bagnato farà colare la poltiglia sul
viso, quindi è meglio evitare.
Una
volta trascorse le tre ore rimuovo la plastica e la butto via subito
per evitare che sporchi in giro, poi procedo con il lavaggio dei
capelli. Capovolgo la testa nella vasca da bagno e imposto la
temperatura dell'acqua affinché sia tiepida tendente al freddo. E
comincio con il risciacquo, puntando il getto dritto sui capelli con
una mano e ravanando la testa con l'altra per accelerare la rimozione
dell'henné. Non faccio lo shampoo fino a che non ho eliminato tutta
la sabbietta e fino a che l'acqua che cola dai capelli non è
perfettamente limpida.
Lo
shampoo lo faccio molto diluito, e con pochissimo prodotto, perché
l'henné ha già provveduto a portare via tutto lo sporco dai
capelli. Il risciacquo dello shampoo porterà via ancora un po' di
colore. Dopodiché procedo con il balsamo come al solito.
Per
tamponare i capelli uso un asciugamano vecchio, perché per quanto vi
sembri che l'acqua sia pulita il colore continuerà ancora a
scaricare per qualche altro shampoo. Metto un po'
d'olio sulle punte come sempre, e asciugo.
A
questo punto i capelli saranno belli boccolosi e con meravigliose
sfumature ramate.
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