Tutta la storia del makeup è in realtà una grossa
menzogna per farci sembrare sessualmente disponibili e
inverosimilmente arrapanti. Per esempio il rossetto rende le labbra
turgide, umide e “arrossate” per somigliare visivamente
all'organo genitale femminile che durante l'eccitazione richiama a
sé una grossa quantità di sangue. Forse dopo queste informazioni
non vorrete più truccarvi, ma sappiate che è per questo motivo che
il makeup è nato. Attirare potenziali partner.
Oggi, senz'altro le cose sono un po' cambiate, e il
makeup ha assunto un valore culturale molto diverso. Ciononostante
continuano a esistere prodotti che seguono la logica del mostrarsi
come le migliori candidate per la riproduzione. Il blush per esempio,
è un po' come la belladonna e il rossetto: simula il rossore che
vuole significare un buono stato di salute, indispensabile per la
riproduzione. Sempre li torniamo.
La parola blush significa proprio rossore. È una
cosa carina, no? Arrossire, quando qualcuno ti fa un complimento per
esempio. Per la prima volta anche io ho ceduto al fascino di questo
prodotto e ne ho acquistato uno, naturalmente di Neve Cosmetics, la
casa cosmetica italiana che genera solo prodotti a prova di allergia,
senza conservanti, petrolati, parabeni e siliconi e ha detto stop ai
test sugli animali.
Ho provato Magic Potion nel formato mini da 3,90€
in cui c'è sufficiente polvere per truccarmi per una vita intera.
Vediamo un po' l'inci:
Mica (CI 77019), Manganese Violet (CI
77742), Titanium Dioxide (CI 77891), Iron Oxides (CI 77491 - Ci
77499), Tin Oxide (CI 77861).
Superfluo dire che ogni ingrediente di questa
cortissima lista è perfettamente in linea con la salute della pelle,
e che potete abusarne anche se io lo sconsiglio a meno che non
vogliate somigliare a pagliacci psicopatici.
Il prodotto si presenta in forma di polvere libera,
che può essere dosata grazie a un coperchietto munito di forellini.
Il colore, così come lo descrive il sito, è rosa scuro dalla lieve
satinatura arancione. Devo dire che sebbene io non abbia mai usato
questo genere di prodotti, ho azzeccato la gradazione, che trovo
essere piuttosto in tinta con la mia carnagione, molto pallida,
lentigginosa e tendente al giallastro, e il mix rosa
scuro/antico/arancione è perfetto per me.
Nella foto potete vedere sia l'applicazione a secco
che l'applicazione con pennellino bagnato. Vi chiederete il perché:
ebbene, Magic Potion può essere utilizzato anche come ombretto, e in
questo caso per un'intensità maggiore si può applicare anche
liquido.
Utilizzato in quella che è la sua principale
funzione, è un prodotto dalla finitura opaca e con una scrivenza
molto leggera, e a me sta bene così perché, proprio come il
fondotinta, il blush è il tipo di prodotto che nessuno deve notare:
se si nota che ce l'hai, significa che l'hai messo male, e che
probabilmente somigli a un clown. E io non sono altro che una profana
che saltuariamente si trucca, e ama il makeup delicato, quasi acqua e
sapone. Insomma, per notarsi è proprio necessario insistere con
l'applicazione. Una regola generale è quella di utilizzarlo solo se
si ha la possibilità di truccarsi in presenza di una luce naturale,
altrimenti si rischia l'effetto Bridget Jones che vediamo in foto,
dopo essersi truccata in macchina, al buio.
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