lunedì 16 marzo 2015

Blush Magic Potion di Neve Cosmetics: opinioni

Nel Rinascimento le dame usavano risaltare il loro sguardo mettendo nell'occhio delle gocce di belladonna, pianta la cui essenza permette alle pupille di dilatarsi. A quanto pare le nostre pupille in natura si dilatano in presenza della persona che ci attrae, e le dame del Rinascimento simulavano questo effetto per apparire più attraenti e sembrare più sessualmente disponibili.
Tutta la storia del makeup è in realtà una grossa menzogna per farci sembrare sessualmente disponibili e inverosimilmente arrapanti. Per esempio il rossetto rende le labbra turgide, umide e “arrossate” per somigliare visivamente all'organo genitale femminile che durante l'eccitazione richiama a sé una grossa quantità di sangue. Forse dopo queste informazioni non vorrete più truccarvi, ma sappiate che è per questo motivo che il makeup è nato. Attirare potenziali partner.

Oggi, senz'altro le cose sono un po' cambiate, e il makeup ha assunto un valore culturale molto diverso. Ciononostante continuano a esistere prodotti che seguono la logica del mostrarsi come le migliori candidate per la riproduzione. Il blush per esempio, è un po' come la belladonna e il rossetto: simula il rossore che vuole significare un buono stato di salute, indispensabile per la riproduzione. Sempre li torniamo.
La parola blush significa proprio rossore. È una cosa carina, no? Arrossire, quando qualcuno ti fa un complimento per esempio. Per la prima volta anche io ho ceduto al fascino di questo prodotto e ne ho acquistato uno, naturalmente di Neve Cosmetics, la casa cosmetica italiana che genera solo prodotti a prova di allergia, senza conservanti, petrolati, parabeni e siliconi e ha detto stop ai test sugli animali.


Ho provato Magic Potion nel formato mini da 3,90€ in cui c'è sufficiente polvere per truccarmi per una vita intera. Vediamo un po' l'inci:

Mica (CI 77019), Manganese Violet (CI 77742), Titanium Dioxide (CI 77891), Iron Oxides (CI 77491 - Ci 77499), Tin Oxide (CI 77861).

Superfluo dire che ogni ingrediente di questa cortissima lista è perfettamente in linea con la salute della pelle, e che potete abusarne anche se io lo sconsiglio a meno che non vogliate somigliare a pagliacci psicopatici.

Il prodotto si presenta in forma di polvere libera, che può essere dosata grazie a un coperchietto munito di forellini. Il colore, così come lo descrive il sito, è rosa scuro dalla lieve satinatura arancione. Devo dire che sebbene io non abbia mai usato questo genere di prodotti, ho azzeccato la gradazione, che trovo essere piuttosto in tinta con la mia carnagione, molto pallida, lentigginosa e tendente al giallastro, e il mix rosa scuro/antico/arancione è perfetto per me.


Nella foto potete vedere sia l'applicazione a secco che l'applicazione con pennellino bagnato. Vi chiederete il perché: ebbene, Magic Potion può essere utilizzato anche come ombretto, e in questo caso per un'intensità maggiore si può applicare anche liquido.

Utilizzato in quella che è la sua principale funzione, è un prodotto dalla finitura opaca e con una scrivenza molto leggera, e a me sta bene così perché, proprio come il fondotinta, il blush è il tipo di prodotto che nessuno deve notare: se si nota che ce l'hai, significa che l'hai messo male, e che probabilmente somigli a un clown. E io non sono altro che una profana che saltuariamente si trucca, e ama il makeup delicato, quasi acqua e sapone. Insomma, per notarsi è proprio necessario insistere con l'applicazione. Una regola generale è quella di utilizzarlo solo se si ha la possibilità di truccarsi in presenza di una luce naturale, altrimenti si rischia l'effetto Bridget Jones che vediamo in foto, dopo essersi truccata in macchina, al buio.



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