sabato 21 febbraio 2015

Balsamo LUSH “Shining”: recensione, opinione e suggerimenti per capelli puliti più a lungo

Buongiorno a tutte! O a tutti, chissà. Magari tra di voi si nasconde qualche bel donzello :)
Oggi vi parlerò di Shining, un balsamo di Lush che ho acquistato qualche tempo fa alla modica cifra di 7,50€ per una bottiglietta da 100 ml di prodotto.

Come anticipavo la volta scorsa Lush è una casa produttrice di cosmetici inglese, che si pone il nobile fine di offrire dei prodotti nel rispetto dell'ambiente, della natura, e dell'etica, utilizzando prodotti di origine biologica e con il minore impatto possibile sulla salute dei consumatori. A costo di ripetermi: a me piacciono le aziende con principi etici, e Lush è senz'altro una di queste. Per esempio sui suoi prodotti indica sempre la data di scadenza, che non è mai troppo lontana nel tempo dal momento dell'acquisto. Questo significa che i prodotti contengono una bassa concentrazione di conservanti dannosi, e questo è ovviamente un bene per la nostra salute.


Ho acquistato questo balsamo insieme allo Shampoo “A testa alta” della stessa casa cosmetica. Entrambi i prodotti sono formulati per chi ha i capelli grassi e vorrebbe risolvere questo problema per riuscire a dilatare i tempi tra gli shampoo, allo scopo di avere capelli più sani. 

Come sempre mi piace partire dall'analisi dell'INCI e degli ingredienti. Come sempre specifico che non sono un'esperta di questo argomento, e che mi affido a www.biodizionario.it per avere una stima generica della qualità del prodotto che sto per utilizzare.

Lush indica con il verde gli ingredienti naturali, e con il nero gli ingredienti sintetici sicuri; riporterò dunque la stessa suddivisione cromatica in questa recensione:

Infuso di fiori di lavanda (Lavandula angustifolia), Infuso di Rosmarino (Rosmarinus officinalis), Gel di Agar-Agar (Gelidium cartilagineum), Cetearyl Alcohol (Cetearyl Alcohol), Propilene glicolico (Propylene Glycol), Cetearyl Alcohol & Sodium Lauryl Sulfate (Cetearyl Alcohol & Sodium Lauryl Sulfate), Cetrimonium Bromide (Cetrimonium Bromide), Olio essenziale di limone (Citrus limonum), Resina di benzoino (Styrax tonkinensis pierre), Succo fresco di limone biologico (Citrus limonum), *Citral (*Citral), *Limonene (*Limonene), Profumo (Perfume), Methylparaben.
*Naturalmente presente negli olii esenziali.

Ecco il risultato di quella che ormai chiamo con affetto la “conta dei pallini”:

Pallini gialli
Limonene: allergene del profumo (in questo caso di origine naturale)

Pallini rossi
Methylparaben: conservante

Risultati ambigui:
Gelidium cartilagineum: nessun risultato restituito dal biodizionario. Secondo il sito di Lush si tratta di una gelatina che proviene da un'alga marina. Agisce come addensante e ammorbidente. Trattandosi di un ingrediente di origine naturale io mi sentirei più che tranquilla, ma poiché la mia opinione non è scienza, per prudenza la collogo tra i risultati ambigui.
Propylene Glycol: ci sono tanti risultati con pallini di colori differenti per questo ingrediente. Sul sito si dice che sia di origine sintetica sicura, ma forse sono un po' di parte. È un ingrediente di origine petrolchimica.
Cetrimonium Bromide: non ho trovato un risultato univoco per questo ingrediente, quindi ho cercato i due ingredienti separatamente, e non è saltato fuori niente di buono, anzi, tanti pallini rossi e qualche pallino giallo. Però non so se è attendibile come ricerca, quindi per prudenza lo considero ambiguo. Il sito lo descrive come un ingrediente che oltre ad agire come conservante, è un emulsionante e un agente tensioattivo, e serve per domare l'elettrostaticità dei capelli crespi.
Olio essenziale di limone: viene considerato rosso solamente per le pelli esposte al sole, diversamente è verde. In questo caso trattandosi di un'applicazione sui capelli e non sulla pelle, dovrebbe essere pallino verde. Per correttezza ritengo che sia una voce ambigua.
Styrax tonkinensis pierre: nessun risultato pervenuto. Si tratta di una resina estratta da una pianta, quindi starei tranquilla.
Citral: il biodizionario mi restituisce due risultati identici, di cui uno con pallino giallo e uno con pallino verde. Il sito lo indica come ingrediente naturale.
Profumo: non viene specificato di quale profumo si tratta. In tutti i casi elencati dal biodizionario ci sono pallini rossi e gialli e nemmeno uno verde, ma onestamente non vorrei metterlo nella categoria sbagliata, percui preferisco metterlo nella categoria dei risultati ambigui. Il sito parla di formulazione segreta per questioni di rischio di spionaggio industriale, ma parlano di una percentuale elevata di profumi di origine vegetale.

L'Inci sembrerebbe meno negativo rispetto a quello dello shampoo “A testa alta”. Questo lo rende un prodotto simpatico, no? Innanzitutto perchè sembrerebbe contenere meno parabeni, e poi perchè anche negli ingredienti che ho definito ambigui c'è una certa quantità di sostanze che sembrerebbero volgere per il verde, e cioè per lo scampato pericolo. Poi non saprei, io non sono proprio fissata con l'Inci, perchè come si dice, di qualcosa bisognerà pur morire :D ma non mi sembra che sarà questo balsamo ad ammazzarci, o almeno non più di qualsiasi altra ossessione della vita. Inoltre questo shampoo è adatto anche ai vegani, perchè non contiene la lanolina, che viene sostituita dall'agar agar (il Gelidium cartilagineum).

Come si è comportato con me questo balsamo formulato per i capelli con la tendenza a ingrassare? Così così. Diversamente dallo shampoo mi è sembrato che fosse necessaria una quantità maggiore di prodotto, e poi non mi sembra che ammorbidisca tantissimo i capelli. Considerate un fattore: io sono abituata a diluire anche il balsamo per renderlo meno pesante, ma questo balsamo è così leggero che non ne ha proprio bisogno. L'ho applicato solo sulle punte e non sulla cute. Fortunatamente al momento non ho doppie punte, e quindi anche se non mi ha dato l'impressione di grandiosa morbidezza, non andava male. Però se avessi avuto le doppie punte o le punte molto secche sarebbe stato assolutamente inadatto. Diciamo che credo che vada bene per capelli normali tendenti al grasso.

Shining mi è sembrato così così forse perchè avevo altre aspettative, ma probabilmente le mie aspettative non sono ciò di cui i miei capelli hanno realmente necessità, perchè se questo balsamo fosse stato un minimo più pesante probabilmente non avrei sentito i capelli così leggeri dopo l'asciugatura, cosa che invece è avvenuta con mio grande piacere, e che ha sicuramente contribuito a una significativa dilatazione dei tempi tra uno shampoo e l'altro. 

Credo che a questo si possa rimediare una volta asciugati i capelli con qualche goccia d'olio da distribuire solo sulle punte per aumentarne l'idratazione, ma ripeto, non è che fossero chissà quanto secchi... semplicemente non erano morbidi come li avrei voluti. Non ho comunque avuto nessuna difficoltà a districarli. 

In generale consiglierei questo balsamo a chi ha i capelli normali tendenti al grasso, proprio perchè è un prodotto leggerissimo e che non appesantisce minimamente la chioma. Per me sarebbe meglio forse qualcosa di più strong e forse l'ho trovata! Ma ve ne parlerò tra qualche post :)
Grazie a tutti di aver letto fin qui!

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