venerdì 3 febbraio 2017

Fondotinta Liquido Biologico “Sublime” di PuroBio Cosmetics





Ed eccomi qui! Dopo più di un anno si torna a parlare di cosmetici più o meno bio.
Sono mancata tanto, lo so, ma ho avuto i miei motivi, e devo dire che ne è valsa la pena. Tantissime cose sono cambiate nella mia vita: ho cambiato casa e lavoro, la mia vita sentimentale non è più la stessa, e nemmeno la mia pelle e i miei capelli sono gli stessi.
Ma nel frattempo ho provato tanti altri prodotti, e sono pronta a tornare a bomba, ora che il tempo a disposizione me lo permette :)
Cominciamo da questo fondotinta Liquido Biologico “Sublime” di PuroBio Cosmetics.
Dal loro sito evinco che si tratta di una casa italiana, che coniuga la passione per la bellezza al rispetto della natura, e già così si presentano bene.
Il fondotinta in questione possiede tutti i nostri trustmark preferiti: è un cosmetico Bio, è Nickel Tested ed è pure Vegan Ok, cosa che non ci dispiace affatto :)

L'ho trovato per caso, non lo stavo veramente cercando. Vagavo per la Bottega di Cibele in via Puccini a Cagliari, alla ricerca di un olio per cucinare. Questa bottega, oltre agli alimentari di altissima qualità, ha una sezione cosmetici di tutto rispetto, e da cui mi sono approvvigionata più volte, e di cui vi racconterò. E bom, ho visto sto fondotinta, mi ha rapita perchè nella mia testa credo sempre di essere un cesso e di avere bisogno urgentissimo di un fondotinta liquido. È stato un acquisto d'impulso, ho scelto la nuance adatta alla mia carnagione tra le tante disponibili e sono andata in cassa, insieme a tanti altri prodotti per il corpo e non, di cui vi fornirò più avanti dettagliate recensioni.

Ed eccoci qui con questa bella bottiglina da 30 ml al prezzo di circa 12/14€ (confesso, non ricordo con precisione). La cosa curiosa è che da nessuna parte nella bottiglina è indicata la quantità di prodotto, ho dovuto estrapolarla dal loro sito ufficiale! Ma non è un problema, perchè io mi trucco abbastanza di rado, e preferisco confezioni con poco prodotto, così da non cedere alla tentazione di utilizzarli dopo la data di scadenza, che in questo caso si attesta a 6 mesi dopo la data di apertura.

Cominciamo come sempre con l'analisi dell'Inci con l'aiuto del nostro amico Biodizionario. Vi ricordo che io non ne capisco un'acca, e che mi limito a guardare il colore dei pallini, che è verde se l'ingrediente è ok, giallo se è così così, e rosso se proprio non ci siamo.
Ingredienti:
salvia sclarea flower/leaf/stem water, glycerin, silica, octyldodecyl stearoyl stearate, octyldodecanol, sucrose palmitate, cetearyl alcohol, glyceryl stearate, mica, potassium palmitoyl hydrolyzed wheat protein, glyceryl caprylate, oleic/linoleic/linolenic polyglycerides, zea mays starch, tocopherol, vitis vinifera leaf extract, aqua, butyrospermum parkii butter, argania spinosa kernel oil, parfum, microcrystalline cellulose, cellulose gum, cellulose, xanthan gum, silver. May contain (+/-) ci 77891, ci 77491, ci 77492, ci 77499

Che dire dunque? Questo Inci sembra meraviglioso! Nemmeno un pallino rosso! Ho messo in azzurro gli ingredienti per i quali non ho trovato corrispondenze, ma ho idea che si tratti comunque di ingredienti di qualità. Quindi fin qui promosso.

Ora, sarà che io ero abituata alla BB Cream Garnier, che è una semplice crema colorata, sarà che dunque ero abituata a schiaffarmela in faccia senza troppa cura, sarà anche che sono poco studiata, ma stendere questo fondotinta è ardua impresa: ha la consistenza dello stucco e si asciuga praticamente subito.

Sul retro della confezione sta scritto che la sua formulazione è adatta a tutti i tipi di pelle. Io in questo periodo ho una pelle mista: leggermente unta nella zona T, tendente al secco sulla fronte e sul mento e abbastanza normale sulle guance. Non c'è stata zona in cui io non abbia avuto difficoltà: Sul naso è come se si raggrumasse, sulle palpebre non si stende bene, e sulla pelle secca sembra che evidenzi il difetto. Tutte cose che con la BB Cream non mi sono mai successe.

Frugando qua e la nell'internet ho visto che ci sono i trucchi per farlo funzionare: preparare la pelle e stenderlo poco per volta, invece di scazzuolarcelo in faccia come siamo abituate a fare.
Quindi ho fatto un secondo esperimento, perchè per un prodotto bio vale la pena di sbattersi un pochino. Ho lavato il viso con il detergente all'acqua di rose e la spugnetta per rimuovere bene tutte le cellule morte, ho spalmato la crema idratante e mi sono dedicata nuovamente.

Ancora una volta la consistenza estremamente dentifriciosa di questo fondotinta mi ha impedito di fare un buon lavoro, pur procedendo per piccole zone. Quindi ho provato a mischiarlo direttamente a una crema idratante molto leggera, di modo che il cemento a presa rapida diventasse cemento a presa un po' meno rapida, e devo dire che è andata meglio, anche se non è comunque un'operazione immediata come quella che avrei preferito e che mi aspetto da un fondotinta liquido.

Perchè per coprire, copre e pure bene, ma fa quasi il cerone! È che non è semplice da applicare, quindi non credo che lo comprerò nuovamente quando scadrà.
Per completezza di informazione vi segnalo anche che la tenuta è notevole, ma l'applicazione per me è troppo difficoltosa.

giovedì 11 giugno 2015

10 trucchi per passare a una vita a Zero Rifiuti - Trash is For Tossers

Giovani, ho tradotto ancora un post dal blog Trash is For Tossers perchè l'ho trovato davvero interessante per migliorare la nostra permanenza su questo pianeta, e soprattutto per migliorarla alle persone che verranno, sperando che siano più sensibili delle generazioni passate.
In Sardegna, e in particolare nel comune in cui sto io, la spazzatura viene differenziata in diverse frazioni: Umido, Carta, Plastica, Vetro e Lattine, Secco. Quest'ultima è la frazione non riciclabile, destinata agli inceneritori e alle discariche, e questa è la frazione sulla cui diminuzione dobbiamo concentrarci maggiormente, dal momento che non sono a conoscenza di centri di riciclo delle altre frazioni (ma mi informerò meglio).
Il post che segue si riferisce agli U.S., quindi qualche informazione e qualche numero può risultarvi estraneo, ma vi aiuterà senza dubbio a prendere coscienza delle dimensioni del problema.
Vi auguro una buona lettura :) 
10 modi per passare a una vita a Zero Rifiuti
Portare dei sacchetti di tela da casa e comprare merce sfusa può ridurre significativamente la spazzatura che produciamo anche nel semplice gesto di andare a fare la spesa al supermercato. 

La popolazione americana rappresenta solo il 5% della popolazione mondiale, ma come nazione genera circa il 30% della spazzatura di tutto il mondo. Ora, nessuno ha colpa, siamo tutti sulla stessa barca. In media, ogni persona negli Stati Uniti crea un milione di libbre di materiali per persona all'anno, spazzatura sufficiente a riempire 63.000 camion dell'immondizia ogni giorno. Tutta questa spazzatura non scompare per magia, ci sono 1908 discariche negli Stati Uniti, e abbiamo sentito tutti le storie a proposito delle isole fatte di spazzatura.
So che è difficile da immaginare, ma prova a pensare a quanta spazzatura produci in un giorno qualunque. Bottiglie di plastica, fazzolettini, tutti gli imballaggi e i contenitori dei prodotti che butti via, e la lista va avanti e avanti perchè viviamo nella società dell'usa e getta. Rassegnandoci all'esistenza di questo problema, con qualche piccolo accorgimento possiamo condurre una vita senza produrre rifiuti.
Vivere una vita senza rifiuti comporta un po' di attenzione e tanta ispirazione. Bea Johnson, la blogger di Zero Waste Home e guru del vivere senza rifiuti ha scritto dei suggerimenti che tutti possono adottare per ridurre la loro “eredità” di rifiuti. Se tutti in America adottassero solo alcune di queste abitudini, potremmo risparmiarci tonnellate e tonnellate di rifiuti, miglioreremmo la qualità dell'aria e dell'acqua e risparmieremmo anche qualche soldo.
Seguendo il metodo di Bea Johnson, ho separato i suggerimenti in categorie che mostrano come prevenire la spazzatura in vari aspetti della tua vita. Quindi che ne dici, è ora di smettere con i rifiuti?

In cucina

Una spesa fatta senza plastica e senza contenitori da buttare via. E che ci vuole?

1. Basta con l'usa e getta – La cucina è piena di oggetti usa e getta che sono responsabili dell'esistenza di tantissima spazzatura. Prova invece queste alternative:
  • Rimpiazza i fazzoletti di carta con i panni lavabili
  • Confezioni per il cibo da asporto con sacchetti riutilizzabili
  • Usa posate in acciaio inossidabile, o al limite che siano di materiale biodegradabile
  • Portati sempre appresso le buste per la spesa
  • Usa sempre spugne biodegradabili
2. Acquista merce sfusa — I contenitori usa e getta generano 13 milioni di tonnellate di spazzatura di plastica negli Stati Uniti. Prendersi qualche minuto per pianificare gli acquisti prima di andare a fare la spesa può aiutare a eliminare questa spazzatura.
  • Porta i tuoi barattoli di vetro al supermercato per comprare la roba sfusa, nei posti in cui è possibile farlo.
  • Compra sapone di marsiglia sfuso per le mani e per i piatti, invece di comprare litri e litri di bottiglie di detersivi diversi. Il sapone di marsiglia può essere utilizzato anche come bagnoschiuma e come shampoo.
3.  "Ama" i tuoi avanzi – Nei soli Stati Uniti il 40% di tutto il cibo finisce nella spazzatura. Cerca di non buttare il cibo, riutilizza quando è possibile, e se proprio non si può fare, fai la raccolta differenziata dell'umido.

Il guardaroba

4. Compra abiti di seconda mano Carbon Trust stima che le emissioni di CO2 associate alla produzione di vestiti ammonta al 3% delle emissioni globali. Questo numero include la produzione all'estero, la spedizione, il lavaggio, e l'asciugatura e lo smaltimento una volta gettati. Comprare di seconda mano salva vestiti di buona qualità dalla discarica, e riduce la domanda di produzione di abbigliamento.
5.  Abbi cura dei vestiti— Comprare meno vestiti di qualità migliore ti permetterà a lungo termine di risparmiare e alzerà la probabilità che tu ricucia eventuali strappi e buchi, invece di buttare il capo.

In ufficio

6. Portati il tuo pranzo da casa — Secondo RecycleWorks.org, i pranzi da asporto generano 100 libbre (circa 45 kg) di spazzatura per persona (dati che si riferiscono agli U.S.)
7. Passa al digitale — L'impiegato medio usa circa un chilo di carta al giorno! Prendi note nel tuo computer e comunica con i tuoi colleghi via email, invece di usare la carta!
8. Ricicla! — A meno che il tuo ufficio non sia già completamente privo di carta, probabilmente c'è la possibilità che ci sia un sacco di carta che puoi riciclare, per esempio stampando sul retro. Inoltre, in attesa di passare a bottiglie d'acqua riutilizzabili, ricorda di separare la plastica dal resto dei rifiuti, affinchè possa essere riciclata.

In bagno


9. Semplifica gli accessori per la pulizia della casa— L'aceto bianco e il bicarbonato di sodio sono i tuoi nuovi migliori amici: queste alternative completamente naturali ai prodotti chimici sono versatili, funzionanti ed eliminano i rifiuti di plastica.
10. Fai da te i tuoi cosmetici — Risparmia, evita i prodotti chimici, i contenitori di plastica e gli imballaggi facendo da te i tuoi cosmetici. In internet trovi un sacco di ricette per fare tutti i prodotti di cui hai bisogno con ingredienti naturali. 
(ndr: Per chi mastica un po' di inglese, questo sito qui è davvero carino :3 http://blog.freepeople.com/?s=natural+make+up Non mancherò di tradurre qualche ricetta più avanti).