mercoledì 15 aprile 2015

Solari Bio: Latte Solare al Mirto di Herbsardinia | Protezione media 15 SPF


Oggi vi parlerò piuttosto precocemente di un prodotto solare. Qui in Sardegna abbiamo tante fortune, come ad esempio la possibilità di cominciare a lavorare sulla tintarella già a metà aprile, e una ricca scelta di ottimi ingredienti con cui creare cosmetici di qualità, come fa Herbsardinia, una casa cosmetica sarda di cui vi ho già parlato che produce cosmetici biologici certificati di qualità con i prodotti della nostra terra.
In precedenza vi ho parlato dello Shampoo Biologico al Mirto, entrando in modo particolare nel merito della filosofia produttiva di Herbsardinia, e quest'oggi vi parlerò invece del Latte solare al Mirto, un solare a protezione media, che ha la straordinaria caratteristica di non contenere filtri chimici, ma bensì dei filtri meccanici, con un principio di funzionamento che vi spiegherò in seguito. Analizziamo ora l'Inci:

Aqua (Deionized Water), Aloe Barbadensis Gel*, Chamomilla Recutita Flower Water*, Glycerin, Titanium Dioxide, Butylene Glycol, Cetyl Alcohol, Cocos Nucifera Oil*, Glyceryl Stearate, Butyrospermum Parkii Butter Extract, Parfum/profumo**, Sodium Stearoyl Lactylate, Benzyl Alcohol, Mel*, Theobroma Cacao Seed Butter, Cetearyl Glucoside, Xanthan Gum, Myrtus Communis Oil, Dehydroacetic Acid, Bisabolol, Glycine Soja Oil*, Olea Europaea Fruit Oil*, Benzoic Acid, Sorbic Acid, Tocopherol, Caprylyl Glycol, D-limonene, Sodium Hyaluronate, Geraniol, Linalool
*Ingredienti biologici
** di origine naturale

Come possiamo vedere con l'aiuto del Biodizionario abbiamo un ingrediente a pallino rosso, nella fattispecie il Butylene Glycol, un umettante/solvente che ha la funzione di fare in modo che l'acqua contenuta nell'emulsione non evapori, dunque è un ingrediente necessario alla sopravvivenza del prodotto nelle condizioni in cui più spesso lo utilizziamo: essendo una crema solare, si troverà spesso al mare, a temperature parecchio alte. Ho trovato in questa pagina rassicurazioni in merito al suo utilizzo, quindi eviterei di demonizzarlo.

Il Benzyl Alcohol è indicato invece con pallino giallo. Si tratta di un conservante presente in natura in molti olii essenziali. Spesso si trova nelle preparazioni cosmetiche anche eco-certificabili (percentuale massima di utilizzo: 1%), perché combatte un po' di quelle schifezze che sulla pelle fanno solo danni, come i batteri. È una sostanza allergizzante, ma suppongo che in queste concentrazioni non ci sia granché di cui preoccuparsi, soprattutto considerando che la maggior parte di noi non prende il sole quotidianamente. Questa sostanza è utilizzata in associazione con il Dehydroacetic Acid, altro ingrediente a pallino giallo dell'inci di questo prodotto solare che ha sempre funzione di conservazione. La concentrazione massima consentita è del 0,6% ed è considerato un ingrediente ben tollerato dalla pelle. Anche il Benzoic Acid, contenuto nel latte solare, nei soggetti predisposti può causare reazioni allergiche, infatti è indicata nel Biodizionario con pallino giallo. La sua concentrazione massima consentita è del 0,5%.

Il Geraniol, è un alcool che si trova in natura in molti olii essenziali. Anche in questo caso si tratta di una sostanza allergizzante, sconsigliata a chi è predisposto a reazioni allergiche e ovviamente a chi già le manifesta. Nel biodizionario è indicato con pallino giallo, ma si trova veramente in fondo alla lista insieme al Linalool, un altro allergene del profumo.
Insomma, questo inci non è proprio roseo come ci si potrebbe aspettare da un prodotto biologico, ma bisogna dire che nella confezione è chiaramente espresso che si tratta di un prodotto formulato per pelli normali che non soffrono di allergie ed eritemi. Inoltre vi invito ad analizzare l'inci di una qualsiasi crema solare del supermercato per capire quanto invece questo prodotto non sia affatto male.
L'elemento particolarmente positivo di questa crema consiste nel fatto che il principio di funzionamento non è chimico, bensì meccanico: in sostanza ci sono delle piccole particelle di origine minerale e vegetale che schermano la pelle dai raggi solari, assolvendo alla funzione di filtro fisico.
Il profumo è quello inconfondibile del mirto sardo, è davvero gradevole, per nulla stucchevole e persiste sulla pelle senza infastidire. La spalmabilità è molto buona, diversamente dalla maggior parte delle creme solari che non si finisce più di spalmare. La crema è davvero vellutata e lascia la pelle morbida e idratata.

La domanda più importante è: funziona? Assolutamente si! Io ho acquistato la protezione media, che probabilmente non è adatta alla mia pelle bianco latte, ma non mi sono bruciata per niente. Certamente è molto importante ripetere l'applicazione a distanza di qualche ora e dopo i bagni, come indicato anche nella confezione, ma decisamente assolve al proprio compito.
Io decisamente la promuovo, è un'eccellente alternativa ai prodotti solari del supermercato che quasi sempre acquistiamo. Il costo non è proprio basso basso, ma è decisamente sostenibile. Il problema è piuttosto che il prodotto non si trova ovunque: Io ho acquistato il formato da 100ml su Permemakeup (mi sono trovata molto bene su questo sito che tra l'altro ha diversi prodotti bio-compatibili), pagandolo 14,90€ e credo che durante l'estate acquisterò anche la protezione un po' più bassa per quando sarò un po' più abbronzata.



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